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Storia
Appena dopo la scoperta delle
Americhe erano gia descritte delle piante con varie forme di foglie e
diversi tipi di fiori ed erano credute parte della stessa pianta, ancora
nessuno se n’occupava. Le priorità erano altre.
Il primo botanico che si occupa delle tillandsie è il medico botanico
svizzero Gaspard Bauhin nel 1623 che pubblica un catalogo con oltre 6000
nuove specie botaniche sino allora sconosciute nel vecchio mondo, ed
erano descritte anche le tillandsie.
La prima tillandsia descritta fu tillandsia utricolata.
Il francese, Charles Plumier, esplorando le Antille tra il 1689 e 1697
inizia a catalogare le piante e ad imporgli un nome, ed è stato il primo
catalogo per le tillandsie.
Nel 1737 un Olandese, Gorge Clifford, inizia a catalogare e imporre un
nome alla sua collezione, nel medesimo anno presso “Hortus
Cliffordtiamus” è descritto una pianta cui è attribuito il nome del
genere Tillandsia con il nome della specie “utricolata”
Nel 1753 Linneo pubblica “specie plantorum” dove sono descritte 14
bromeliaceae.
La storia racconta di un botanico, di nome Elias, che durante un viaggio
botanico in Lapponia, nella traversata marina, è sorpreso da una gran
tempesta con il conseguente naufragio.
Finito il lavoro e dovendo
imbarcarsi per il ritorno, si rifiutò categoricamente di salire sul
battello che lo avrebbe riportato in continente, la traversata via mare
sarebbe stata di 300 km, preferì fare 2000 km a piedi.
Resta nella
memoria come l’uomo contrario all’acqua, l’amico della terra ferma.
Il
suo nome era Elias Tillands e da lui è stato preso il nome per le piante
contrarie all’acqua.
Consultando vari testi sono venuto a conoscenza del fatto che nello
stesso periodo anche Charles Plumier era in Lapponia, ed essendo stato
incaricato di classificare queste bromeliaceae, abbia preso spunto
proprio dal cognome del botanico Elias Tillands.
Questo è un mio pensiero. |